CORSO BASE: LA RIABILITAZIONE VISIVA
NEI DISTURBI DELL’ APPRENDIMENTO E NELLA DISPRASSIA, Metodo Stazzi. 
Corso attivo e accreditato per 50 Crediti Ecm per l’anno 2020. Preiscrizione attiva ora per gli Ecm 2020.
Per Ortottisti: il corso si struttura in 25 ore circa, suddivise in: videolezioni teoriche e pratiche più materiale operativo digitale. Completano l’offerta come opzionale il tutoraggio e il materiale strumentale.Apri
Docenti: Dott.ssa Marina Stazzi; Dott.ssa Annalisa Risoli; Dott.ssa Gabriella Glorioso; Dott.ssa Consuelo Parini; Prof. Armando Rovi; Prof.ssa Michela Corgiat Bondon.
Approfondire le conoscenze del deficit percettivo visivo legato ai disturbi di apprendimento e alla disprassia, per consentire una maggiore comprensione delle problematiche visive associate e individuare modalità di approccio riabilitativo, seguendo il Metodo Stazzi.
Dopo una panoramica introduttiva sui DSA, sulla disprassia e sui test di valutazione, il corso si focalizza sulle procedure pratiche di potenziamento delle abilità visive legate alla propriocezione e all’esterocezione oculare, alle abilità visuopercettive e visuospaziali e al sistema magnocellulare.
L’obiettivo è fornire le competenze necessarie per poter essere immediatamente operativi in questo ambito riabilitativo.
L’Ortottista – Assistente di Oftalmologia- è l’unico professionista sanitario non medico abilitato alla prevenzione visiva.
Altre figure non normate e non riconosciute dalla legge italiana generano solo ambiguità infatti; alcuni percorsi di studio alimentano errate percezioni rispetto alle competenze che possono essere agite nelle attività lavorative al termine del percorso formativo intrapreso.
In questo contesto corsi e master in optometria geriatrica e ipovisione, oppure in optometria pediatrica ancorché in optometria clinica alimentano la confusione.
La legge del 10 agosto 2000, n. 251 che recita che gli operatori sanitari svolgono la loro attività con autonomia professionale e titolarità, menziona ,in tre classi delle professioni sanitarie su quattro, attività diretta alla prevenzione; in due su quattro attività dirette alla cura; l’accesso alle tecnologie diagnostiche e assistenziali per le professioni a cui compete non è limitato ai soli strumenti a bassa tecnologia, e in tutte le professioni sono menzionate attività dirette a valutazioni (pur espresse da termini diversi fra loro). In particolare per i professionisti dell’area della riabilitazione a cui l’ortottista appartiene “ci sono le attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, al fine di espletare le competenze proprie previste dai relativi profili professionali”.